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ESCURSIONE SENZA META E DI PURA BELLEZZA

“Oggi 4 febbraio 2016 – dalla ghiacciata Piana del Gaver – abbiamo intrapreso un’escursione rivelatasi senza meta e di pura bellezza. Veramente l’intenzione era nella Cima Blumone. Tuttavia, la nevicata di ieri ha molto limitato i nostri passi, regalandoci però un paesaggio di assoluta purezza. Turbini di vento spazzavano l’ultima neve dalle sovrastanti cime. E mano a mano che procedavamo sul sentiero Cai n. 26, lo spessore di questa diventava sempre più consistente. Giunti al nuovo Bivacco Blumone, abbiamo pensato che si poteva anche non andare oltre. Ma la tentazione d’affondare fino al ginocchio (avevamo solo i ramponi), stava lì – irresistibile – nell’immacolata piana che per un lungo tratto avrebbe assecondato la nostra euforia. Arrivati dove il sepolto sentiero n. 26 prende a salire, ci siamo mossi ancora, su per il pendio… e gli ultimi di noi incoraggiavano i primi a non desistere. Andrea e Walter, quando hanno passato i cumuli di neve che a vista parevano insuperabili, si sono presi l’applauso. Questo ha permesso alla comitiva d’arrivare (con soddisfazione) ai ruderi di un probabile ospedaletto della Grande Guerra. Oltre non è stato possibile andare, e ricalcando le tracce, siamo ritornati al Gaver.

Dislivello positivo m 950 e km 12 (circa) la distanza percorsa. L’escursione in tutto è durata 6 ore e 30 minuti.”

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Punta Auccia 2212 m

Abbiamo raggiunto la ventosa Punta Auccia partendo dal parcheggio grande del Maniva (1664 m) e percorrendo principalmente la strada 345 per Crocedomini fino alla Sella Auccia, per poi salire a sinistra sulla bella e panoramica cima. Il vento non ci ha concesso che una breve sosta e siamo tornati alle vetture per lo stesso itinerario.

L’ambiente innevato, sia pure ghiacciato, è come sempre magnifico su queste montagne e il Maniva non ci ha deluso nemmeno questa volta.

Percorsi 14,5 km con 700 m di dislivello in poco meno di 5 ore.

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Passo di Val Baione m 2160

Partiti da Sommaprada, l’intenzione era la Cima Bacchetta, ma giunti all’altopiano e visto il canale già ghiacciato, abbiamo seguito il sentiero 81 per il bivacco Val Baione e da qui il passo di Baione.

Saliti sulla vicina cresta a destra a quota 2220, ci siamo goduti lo splendido sole, il cielo terso blu intenso, la vista della conca di Baione e della Concarena, con lo skyline delle alpi a nord.

Il tranquillo ritorno per la stessa via, con piacevoli soste al bivacco e alla chiesetta di Santa Cristina, percorrendo 10 km in 6 ore con dislivello di 1200 m.

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Guglielmo 24 set 2015

Ennesima salita di ripiego per maltempo al Guglielmo, ma anche questa volta il nostro monte fuori casa ci ha sorpreso con la sua spettacolarità.

Saliti dalla strada a sinistra del sentiero degli gnomi, passando per malga Casentighe e rif Almici abbiamo raggiunto il Redentore. Da qui percorrendo il bellissimo sentiero delle creste, ci siamo fermati per il picnic alle 13 piante, un antica posta di caccia con 13 faggi secolari, che emana un’atmosfera magica, druidica. Scesi a malga Aguina abbiamo aggirato l’omonoma cima, passando dal roccolo Anessi, un’idea del paradiso per chi si sente parte della natura. Ripresa la sterrata e qualche scorciatoia, siamo ritornati a Zone, percorrendo 17 km in 7 ore e mezzo con dislivello totale di 1350 m.

P.S. Abbiamo trovato molti cartelli indicatori spezzati e gettati a terra, è proprio vero che la mamma dei cretini è sempre incinta.

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Pizzo Badile Camuno 2535 m

Lasciata l’auto lungo la strda che da Cimbergo sale alle malghe di Volano, dopo circa un km abbiamo raggiunto il rif. De Marie (graziosissima meta per gita familiare con picnick), da qui proseguendo per il sentiero 77, bosco e folta vegetazione all’inizio e splendido paesaggio alpino in alto, siamo arrivati in vetta.

L’escursione richiede molta attenzione, sia per tratti di sentiero esposti, che per le pareti rocciose di discreta verticalità, attrezzate con catene e cavi non perfettamente ancorati.

Complessivamente però, non è una salita molto difficile e si è ampiamente ricompensati dalla bellezza, con la vista della Concarena a ovest e Frisozzo con val Zumella a nord.

Con la discesa per lo stesso itinerario, abbiamo percorso 7.2 km in 5 ore e mezzo con un dislivello di 1150 m.

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Monte Stabio 2536 m

Nuova escursione dei Sempreverdi con la Lega Montagna dell’Uisp di Brescia. Questa volta la destinazione è la Val di Stabio (tributaria laterale della Val Camonica) e il monte Stabio (m. 2536).

Parcheggiato a Campolaro di Prestine lungo la strada per il Passo Crocedomini, al tornante in uscita dal paese, a sinistra,  una mulattiera porta alla colonia “Pian di Campo”. Quindi, con direzione nord-ovest, percorriamo il sentiero delle ” Mondole” fino a incrociare la mulattiera che sale da Astrio. Raggiungiamo la “Malga Stabio di Sotto” e quella superiore. Continuando verso l’alto, superiamo i gradoni di varie conchette glaciali tra cui quella con il “Lago della Sorba”. Poi un ultimo strappo fino al passo “Porta di Stabio” m. 2508, quindi in vetta al “Monte Stabio” m. 2536.

Il ritorno è per lo stesso itinerario. Dislivello positivo: metri 1200 circa. Distanza percorsa: km 18.500 circa. Tempo: ore 7

Invernale Dasdana e Colombine

L’itinerario che dall’albergo Bonardi, passa in vetta al Monte Dasdana (2191 m), raggiunge la cima del Monte Colombine (2214 m) per scendere al Bivacco Grazzini e costeggiando i laghi di Ravènola coperti di neve torna sulla Statale 345 per Crocedomini e di nuovo al Bonardi, pensiamo si avvicini molto all’idea del paradiso dei ciaspolatori. Se percorso in una giornata splendente, anche se con il vento freddo di gennaio, è indimenticabile. 11.5 km in 5 ore e 30 min con dislivello totale di 700 metri.

Corno Trentapassi 21/01/2015

Nata come gita di ripiego per cattivo tempo, si è rivelata piacevolissima come ogni salita al Trentapassi. Partiti da Cusato (Zone) alle 08.15 abbiamo raggiunto la vetta i 1 ora e 15 min, sotto una leggera neve seguendo il sentiero 229 (Carta Kompass 103). Per il ritorno si è seguito il 205 passando per Croce di Zone e il 233 attraverso la pineta, con arrivo alla trattoria Al Reduce alle 11.30.

La gita si è conclusa con allegro pranzo, avendo percorso 8,4 km in 3 ore e 15 minuti con dislivello totale di 600 mt.

Monte Muffetto

16/10/2014 – Siamo partiti il alle ore 07.30 dalla frazione di Bovegno Graticelle (704 m), salita lungo i sentieri 339 e 338 passando dalle cascine Vestone (1483 m) e Muffetto (1735 m.), sempre seguendo il 338 arrivo in vetta al Muffetto (2060 m) alle ore 10.30, purtroppo vi abbiamo trovato una discreta nebbia.

Proseguito lungo il sentiro 3V con un lungo saliscendi abbiamo superato le cime Mura (1937 m), Torricella (2009 m), Monte Rosello mt 2025 Corni del Diavolo (2031 m), fortunatamente la nebbia si è alzata regalandoci lo stupendo panorama della conca del Maniva.

Alla Foppa del Mercato mt 1924 seguendo il sentiero 340 siamo scesi alla Capanna Remedio e tornati a Graticelle alle ore 15.30, con un percorso di 20 km e un dislivello totale di 1650 m.