Campolaro di Prestine (Brescia). Una nuova bella escursione tra neve e cielo, tra i boschi e le radure della “Valle Arcina”. (itinerario n° 790), fino ad arrivare ai ruderi dell’ex caserma “Baciamort”, posta lateralmente alla strada di montagna: “Maniva-Crodedomini”. Veramente bella! Quasi per intero sui percorsi forestali che collegano Campolaro con numerose malghe: Cugolo, Travagnolo… Casinone di Arcina, Malga Lavena. Tuttavia, sebbene il dislivello sia “solo” di 800 metri, la distanza da percorrere (a/r) è di oltre 20 Km. Con noi un bravo cagnolino, che da Campolaro ci ha “fedelmente” accompagnato.
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Monte Maddalena
Il “Monte Maddalena”, familiare per i bresciani, sconosciuto a molti di noi, e dai tanti sentieri. Avevamo deciso per quello con più stimoli: il “Sentiero Alpinistico Marina” che origina da Caionvico. Ma l’abbiamo trovato interdetto per problemi di manutenzione, tanto che siamo ripartiti da Sant’Eufemia. Così, andando per il sentiero n° 2 e tornando dal n° 1 abbiamo impiegato meno di sei ore per completare il giro. Accompagnati anche da repentini cambi climatici: dalla nebbia al forte vento. Tuttavia, il momento topico è capitato a mezzogiorno quando, affacciati sulle “Cave di Botticino” (per rifocillarci al riparo dal vento), il rumore delle escavazioni lentamente s’attenuò fin quasi a scomparire: anche le maestranze iniziavano la pausa pranzo.
Dislivello positivo: m 1170. Distanza percorsa: Km 16.300.
Monte Pora m 1880 e Monte Alto m 1714
Ritorniamo dopo quasi sette anni sul “Monte ALTO – Monte PORA”, stavolta non partendo da Bossico (Bergamo), ma da Ceratello di Costa Volpino, lasciando l’auto presso la “Cascina CIAR”. E per una ripida mulattiera (Sentiero CAI n° 551), passando per le località “Fontana Fredda” e “Forcellino” raggiungiamo – dopo due ore – il “Rifugio Magnolini”. Il “Monte Alto” (m 1714), che da lì s’innalza, è bellamente innevato. Dalla vetta il panorama spazia sulle Orobie, mentre una nebbia lentamente sale dal Lago d’Iseo, finchè oscurerà tutto. Il “Pora” (m 1880) è ancora soleggiato quando decidiamo di raggiungerlo, ma a mezzogiorno è pur’esso avvolto dalla nebbia, che vi sostiamo poco, ritornando presto al Magnolini. Dove prendiamo un nuovo sentiero: il n° 558 per la “Cascina Ciar”. Sentiero che si fa poi mulattiera ripida e molto scivolosa. Tuttavia, e nonostante la nebbia, una gran bella escursione. Dislivello positivo: m 1360. Distanza percorsa: Km 18 circa. Durata escursione: ore 6.45
Monte STIVO m 2054
Ronzo Chienis, mercoledì 3 gennaio 2018 – Ritorniamo dopo due inverni alla “conquista” dello Stivo (m 2054), che (allora), la troppa neve fresca non ci permise di salirlo in sicurezza. Oggi la montagna trentina (così bene affacciata sull’Alto Garda) è una rampa perfetta, con molti escusionisti: anche il cielo è dalla nostra parte, solo un vento freddo disturba un po’. Vento che, raggiunto il “Rifugio Stivo – P. Marchetti” si fa bufera. In vetta siamo avvolti e gelati da persistenti folate, tanto da ritornare quasi subito presso l’accogliente Rifugio, dove recuperiamo rapidamente il calore perso e pure qualche “caloria”… da buone torte. Dislivello positivo: m 1050. Distanza percorsa: Km 12 circa. Durata escursione: ore 4.40
Passo Campelli m 1852
Schilpario (BG) 28 dicembre 2017 – Neve abbondantissima nella notte: la “Val di Scalve”, imbiancata come non mai. Occasione unica per il “gemellaggio” fra le “SEMPREROSA” (Brescia) e i “SEMPREVERDI” (Provaglio d’Iseo).
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Monte Baldo – cima Costabella m 2053
Auccia m 2212
Mercoledì 13 dicembre 2017 – Il giorno di “Santa Lucia” (che ai bimbi bresciani porta doni), a noi ha regalato un’escursione eccezionale sulle nevi del: “Maniva” “Dasdana” e “Punta Auccia”. Cinque ore di sole e di allegria che potremmo benissimo dire d’esserci “illuminati d’immenso”.
Dislivello positivo: m 800. Distanza percorsa: Km 15 circa. Durata eswcursione: ore 5
Cima PISSOLA m 2062
Dalla Valle del Chiese e passanda per Castel Condino (Trento) saliamo a BONIPRATI, una frazione alta di questo paese. Da lì una innevata e diritta rampa di prati e lariceti ci accompagna in cima alla PISSOLA (m 2062), che fu un caposaldo italiano durante la Prima Guerra Mondiale. Infatti, intorno alla vetta sono ancora ben visibili trincee e manufatti militari. Una croce e un osservatorio segnano l’arrivo di questo tracciato, che non ha bisogno di molte descrizioni, essendo conosciuto e frequentato da tanti escursionisti. I SEMPREVERDI ci ritornano dopo cinque anni. Fu un giorno di sole come oggi e facile da ricordare nel trascorrere del tempo: 12/12/12 Dislivello positivo: m 950. Distanza percorsa: Km 11.5. Durata escursione: ore 5
Guglielmo con la prima neve
Giovedì 30 novembre 2017 – SEMPREVERDI – Cai Provaglio d’Iseo. Che non avremmo mai raggiunto il monte CADRIA (da Pieve di Bono – Tn) l’abbiamo capito in Val Sabbia, con l’apparire della neve caduta abbondante a quote basse. Così abbiamo scollinato in Val Trompia, confidando nell’accoglienza del nostro “GÖLEM” che (sovente), ci “salva” l’escursione nel caso di un imprevisto mal tempo. Anche andando a PEZZORO (Bs) la strada (per l’auto) era ghiacciata e la neve già in paese. Sebbene non si contino le volte che l’abbiamo fatto, il consueto tragitto per la vetta è stato nuovo: di neve fresca! nella quale lasciare la prima impronta… la prima impronta (importante) di questa stagione invernale che – ci auguriamo – sia propizia per i tanti amanti del Gölem. Dislivello positivo: m 1000. Durata eswcursione: ore 6
Pizzo Badile in val Brembana m 2044
Mercoledì 22 novembre 2017 – Ancora un’escursione propiziata dal bel tempo. Raggiunta Piazzatorre (Bg) in Val Brembana, lasciamo l’auto nei pressi del “Palaghiaccio” e prendendiamo a salire (ore 8.15) per una strada turistico/forestale (n° 121) ripida, con molti tornanti. Superato il “Rifugio Gremei”, arriviamo a uno trivio con di fronte delle antenne: lì prendiamo il sentiero n° 119 che (quasi ritornando a ritroso) s’innalza, (coperto di neve) fino, al “Forcolino di Torcola” (m. 1856). Ora il panorama si apre sulla “Val Brembana di Foppolo e Carona”. Il sentiero (di saliscendi) passa per le baite “Cacciatori” e “Baitelli” per giungere alla “Casera di Monte Colle” con una rustica gran croce di legno. Ora la cuspide nord del “Pizzo Badile (m 2044) sta perpendicolarmente (sebbene lontana), sopra di noi. Prendiamo verso il “Passo di Monte Colle” scortati da magnifici larici ed un pò ostacolati da un abbondante innevamento. Dal “Passo” (m 1938) mancano solo cento metri di dislivello, ma l’itinerario è per esperti (EE) e il sentierino è pure coperto di neve che procediamo a vista, con molta attenzione. Così siamo felicemente in vetta (ore 12.10): una panoramicissima vetta proprio il centro di un cerchio di orobiche montagne. Poi riscendiamo con maggiore attenzione il ripido pendio verso il “Passo di Monte Colle”. Lì il sentiero n° 188 ci riporta a Piazzatorre, dove concludiamo il giro ad anello alle 14.15, in sei ore. Dislivello positivo: m 1200 circa