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SPIGOLO DELLA BANDIERA RIFUGIO PIRLO MONTE SPINO

Monte Spino m. 1504 da San Michele località Colomber. Parcheggio auto  località Colomber nei pressi dell’omonimo Hotel, oppure, se si vuole accorciare il percorso gita, seguire la strada, poco più avanti sterrata, che percorre la Val di Sur, dove è possibile lasciare le auto nei pressi di Verghere.  Risalire il sentiero e, al Ponte delle Verghere, prendere a destra per il Sentiero della Val di Sur. Al bivio Spigolo della Bandiera è possibile raggiungere il Rifugio Giorgio Pirlo continuando sul sentiero oppure risalendo la breve via ferrata. Dal rifugio si prosegue per la Sella di Costa Mandria e il Monte Spino a m. 1504. L’escursione odierna, di fatto, si conclude al Rifugio Pirlo con un pranzo conviviale per festeggiare l’ ottantaquattresimo compleanno dell’amico Gianni. Ritorno a valle per Sentiero delle Marmere e mulattiera dei Carbonai.

Dislivello positivo D+ m. 1000

Distanza percorsa Km. 16,00

FERRATA COLODRI E SENTIERO DELLE CAVRE

PARCHEGGIO AUTO: Località Prabi Piscina Comunale (Arco di Trento)    Dal parcheggio in una decina di minuti si raggiunge l’attacco della ferrata Colodri, una via ferrata di breve estensione che non presenta particolari difficoltà, adatta anche a chi per la prima volta vuole avvicinarsi al mondo delle vie ferrate. Raggiunto il Monte Colodri a m. 400 si prosegue per Monte Colt a m. 434, Croce di Ceniga a m. 390,  via ferrata degli Scaloni, percorso alle Cavre e per il sentiero attrezzato del Scaloni Dro. Giunti a Dro percorrere l’itinerario ciclabile strada di Campagnola, Via Lizzone, Via Prabi e Via Legionari Cecoslovacchi fino al parcheggio.     

Dislivello positivo m. 1100

Distanza percorsa Km 16,500

SPIGOLO DELLA BANDIERA RIFUGIO G. PIRLO MONTE SPINO

Giro ad anello con sosta al Rifugio G. Pirlo per festeggiare, con pranzo conviviale, un decano del gruppo Sempreverdi, l’amico Gianni.

Parcheggio auto in località Colomber San Michele Gardone Riviera, oppure continuare oltre,  su strada sterrata, lungo la Val di Sur e lasciare l’auto, ultimo parcheggio utile, in località Verghere.

Percorrere il sentiero Val di Sur fino al bivio per “Spigolo della Bandiera”. Voltare a sinistra e risalito lo spigolo ( via ferrata) si raggiunge il Rifugio G. Pirlo allo Spino. Proseguire su sentiero per monte Spino fino alla sella di Costa Mandria. Voltare a destra, su sentiero delle Creste, per il  vicino Monte Spino a m.1504. Discendere lungo il sentiero dell’ Amicizia e far ritorno al Rifugio Pirlo. Da qui, inizialmente, per sentiero delle Marmere, poi su sentiero dei Presidenti, si raggiunge la località di partenza.

Distanza percorsa Km 10,00

Ascesa dislivello D+ m. 1000

CIMA MUGHERA E PUNTA LARICI

Cima Mughera e Punta Larici giro ad anello a picco sulla sponda Bresciana del lago di Garda.

Località di partenza Limone sul Garda. Possibilità di parcheggio libero in  Via Tamas, disco orario 8 ore, oppure in via Milanesa, momentaneamente gratuito senza limitazioni di tempo. Partenza inizio via Milanesa, seguire il sentiero “delle Creste” che in ripida ascesa conduce alla Cima Mughera a m. 1161. Proseguire sul sentireo “Cima Mughera Punta Larici”. L’itinerario si sviluppa passando per il Passo Rocchetta a m. 1159, il Monte Palaer a m. 1073, le Cereste del Reamol, la Bocca Larici a m. 907 e la panoramica Punta Larici a m. 907. Dalla punta ritornare a Bocca Larici e seguire il sentiero “del Sole” fino a Limone sul Garda.

Durata escursione h. 06,30

Ascesa dislivello D+ m. 1340

Distanza percorsa Km. 13,500

EREMO DI SAN VALENTINO CIMA COMER E MONTE DENERVO

Eremo di San Valentino m. 772, cima Comer m. 1281 e monte Denervo m. 1461.

Località di partenza Sasso di Gargnano m. 546. Seguire il sentiero per l’eremo di San Valentino-cima Comer. Raggiunto l’eremo, a m. 772, risalire il ripido dirupo attrezzato al termine del quale, incrociato il sentiero proveniente da Sasso, si prosegue fino a raggiungere cima Comer a m.1281. Dalla cima seguire il sentiero n° 232 che conduce al monte Denervo m. 1461, la cui sommità si evince da una piramide di sassi,e alla sottostante malga di Denervo a m. 1378. Dalla malga, sempre su sentiero n° 232, proseguire per la bocchetta Lovere a m. 1050, la località Razone a m. 931 e da quest’ultima fino a Sasso per sentiero n° 238.

Giro ad anello dalla durata di h. 06,30

Ascesa dislivello D+ m.1200

Distanza percorsa Km 15,300

CIMA CAPI E CIMA ROCCA DA RIVA DEL GARDA

Parcheggio auto, Riva del Garda, strada Gardesana nei pressi della Centrale Idroelettrica. Itinerario percorso, imboccare la strada del Ponale e seguirla fino all’incrocio con il segnavia 405 ” Ferrata Susatti”. Risalire il sentiero, in ripida ascesa, fino all’inizio della facile via attrezzata  che conduce a Cima Capi a m. 909. Dalla cima continuare, per un breve, tratto in discesa per poi risalire il crinale fino alle pendici della Cima Rocca. Da qui proseguire a sinistra su sentiero 460 ,” Ferrata Fioletti”, che attraversa il versante sud della cima e porta al Bivacco Arcioni e alla chiesetta di San Giovanni. Prendere a destra per il Sentiero delle Gallerie che conduce a Cima Rocca a m. 1090. Rientro a Riva, Discendere lungo la trincea fino alla Bocca di Pasumer a m. 980 e voltare a destra, per sentiero 405 che conduce a Riva del Garda.

Una Parte del gruppo, giunto alla chiesetta di San Giovanni, a deciso di non raggiungere Cima Rocca e di fare rientro a Riva del Garda discendendo per la strada  Del Ponale.

Durata escursione h.07,00

Distanza percorsa Km.13,500

Ascesa D+ m. 1244

MONTE ALTISSIMO DI NAGO

Monte Altissimo di Nago m. 2078

Parcheggio auto località Festa di Brentonico TN. Il nostro itinerario segue il segnavia 650 fino al raggiungimento di un bivio, dove si prosegue sul sentiero di sinistra, che attraverso un faggeto porta ai prati della Malga Campei di sotto e al Rifugio Malga Campei a m. 1470. Alla sella Nord/Est del Monte Varagna prendere a sinistra per sentiero del “Segron, sentiero della Pace, che attraverso la sella Sud  del Varagna m. 1735, porta al Rifugio Damiano Chiesa m. 2060 e all’ormai vicinissima cima del Monte Altissimo di Nago m. 2078. Ritorno, discendere fino a Malga Campo, Cima Monte Campo m. 1667 e Malga Campei di Sotto, ove incrocia il sentiero percorso in precedenza che riconduce a Festa.

Dislivello + m. 1315

Distanza percorsa Km. 17,500

Durata escursione h. 06,22

VIA FERRATA SPIGOLO DELLA BANDIERA MONTE SPINO M.1486

SPIGOLO DELLA BANDIERA RIFUGIO PIRLO E CIMA MONTE SPINO

Giunti a San Michele, frazione di Gardone Riviera, parcheggiamo le auto nei pressi del ristorante Colomber e percorriamo, alla sinistra dello stesso, la lunga strada sterrata fino a Verghere a m. 540. Poco più avanti di detta località imbocchiamo il sentiero n° 201, che fiancheggia per lungo tratto il torrente Barbarano, e lo percorriamo fino a poco prima della malga Gemelle all’incrocio con il bivio per il Rifugio Pirlo e la ferrata Spigolo della Bandiera. Qui il gruppo si divide, una parte continua su sentiero 201 e raggiunge il rifugio passando per Passo Spino a m. 1154. Noi svoltiamo a sinistra su sentiero 201B e in breve raggiungiamo l’attacco della via attrezzata, una vecchia via d’arrampicata di III° grado di circa 90 m. La ferrata, seppur breve, è divertente, presenta un passaggio leggermente strapiombante e culmina su facili roccette. Poco più in alto una bandiera sancisce l’arrivo sullo Spigolo della Bandiera e poco oltre al Rifugio Pirlo a m. 1167. Essendo un congruo gruppo, la ferrata è stata scalata con tempi diversi creando così un frazionamento dello stesso, pertanto i primi a salire hanno raggiunto il resto dei compagni, arrivati dalla via normale, al rifugio e sono saliti in cima al monte Spino, a m. 1486. Noi secondi, una volta giunti al rifugio, abbiamo, zigzagando lungo le erbose pendici dello Spino, raggiunto la sommità. Facciamo ritorno al rifugio Pirlo discendendo, in direzione nord-est, la ripida cresta. Riunito il gruppo, abbiamo consumato un pranzo conviviale presso il rifugio stesso e fatto ritorno a valle lungo il sentiero N° 8. Un doveroso ringraziamento ai gestori del Pirlo e agli amici Enrica e Arialdo della sezione CAI di Salò.

Ascesa D+ m. 1200    Distanza percorsa km 16,200

Durata escursione h.8,16

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MONTE PIZZOCOLO M.1581 CRESTE EST E SUD-EST

MONTE PIZZOCOLO CRESTA SUD-EST E CRESTA EST

Superato l’abitato di Sanico (Toscolano Maderno), proseguiamo su ripida e a tratti sterrata stradina fino alla località Ortello dove parcheggiamo, sulla sinistra, in prossimità del bivio con la strada sterrata che reca l’indicazione per le creste sud-est ed est alpinistica. Ci incamminiamo per la sterrata e seguiamo le indicazioni per le creste traversando a mezzacosta lungo le pendici del monte Pizzocolo. Giunti al bivio per la cresta est, gli amici Rosa ed Eligio deviano in direzione cresta sud-est, continuiamo a mezzacosta e raggiungiamo la località Baite de Balì. Per un errore interpretativo dell’itinerario siamo costretti a seguire un percorso molto intuitivo, attraverso la fitta boscaglia e balzi rocciosi, raggiungiamo la fascia rocciosa della cresta sud. Attacchiamo risalendo una paretina e una serie di crestine affilate con buone fenditure su roccia calcarea con evidenti segni di erosione. La salita è molto divertente, spesso esposta, se affrontata con attenzione non presenta grosse difficoltà. Il tratto camminabile è molto ripido e si snoda lungo una traccia con rada vegetazione. Un’ ultima bastionata rocciosa separa il punto di congiungimento delle creste, est e sud-est in prossimità del faro eolico che precede, di lì a poco, la cima del monte Pizzocolo a m.1581. Discendiamo lungo la mulattiera, in direzione Rifugio Pirlo, fino al bivio per Malga Valle, che prendiamo a sinistra, passando per la stessa a m. 1337. Proseguiamo in discesa fino a sbucare su una ripida strada cementata che ci riporta a Ortello.

Distanza percorsa Km. 9,500   Ascesa D+ m. 950

Durata escursione h. 5,07

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FERRATA OTTORINO MARANGONI DI MONTE ALBANO

FERRATA OTTORINO MARANGONI MONTE ALBANO MORI

Giunti a Mori (TN) parcheggiamo le auto nelle immediate vicinanze di piazza Cesare Battisti, dove in corrispondenza di un involto ha inizio la stradina che porta al Santuario di Monte Albano e da li ha poco il sentiero che conduce alla via ferrata Ottorino Marangoni. Affrontiamo il primo salto roccioso appositamente privo di attrezzature, l’attacco della via è posto qualche metro più in alto,  e risaliamo la prima sezione, attraverso una serie di camini e brevi traversi attrezzati con numerose staffe. Traversiamo a sinistra per la grande cengia di metà parete. Saliamo un nuovo camino, poi una traversata  a sinistra che percorre buona parte della parete e infine una sequenza di placche e diedri verticali, a volte strapiombanti, ci portano fuori dalla ferrata. Discendiamo seguendo il comodo sentiero, segnalato, di rientro.  La via è ben attrezzata, richiede comunque una buona preparazione atletica, mentre la roccia è spesso lucida.

Durata escursione h. 3,30

Ascesa dislivello + m. 411

Distanza percorsa Km. 4,500