Punta dell’Orto m. 1000 e Santa Maria del Giogo m. 968 Parcheggio auto: presso la Chiesa San Pietro Apostolo di Pilzone oppure di fronte al cimitero. Saliamo da Pilzone, via Silano, per sentiero Pilzone-Punta dell’Orto, una ripida mulattiera a ciottoli, con breve sosta alla Panchina Gigante, posta nei pressi della Chiesa di San Firmo. Raggiunta la croce di vetta della Punta dell’Orto, a m. 1000, scendiamo al Colmì in località Caposs, dalla quale, per sentiero 3V raggiungiamo il Rifugio Gruppo Alpini di Polaveno e Santa Maria del Giogo. Facciamo ritorno dalla località Nistisino e per Via Armando Diaz, fino all’incrocio con l’Antica Strada Valeriana che conduce all’abitato di Pilzone.
Bivacco Macherio m. 2590 da Cimbergo. Parcheggio auto: in prossimità della deviazione Paere Nicol (sinistra orografica) e Rifugio de Marie al Volano ( diritto), vi sono due aree adibite a parcheggio.Raggiunto il rifugio De Marie al Volano, a m. 1427, iniziamo a risalire lungo la Conca del Volano fino alla Malga del Dosso a m.1930 . Proseguiamo, lungo il sentiero, verso la dorsale sinistra della Conca del Tredenus, ancora discretamente innevata. Raggiunta quota 2300, la scarsa consistenza del manto nevoso e un’ evidente fronte slavinato, da attraversare, ci inducono a desistere dall’intento di raggiungere il Bivacco Macherio. Fatto ritorno alla Malga del Dosso, optiamo per una soluzione alternativa. Ovvero, provare a raggiungere il Lago del Silenzio. Purtroppo, passo dopo passo, ci rendiamo conto che le condizioni non sono dissimili dalle precedenti, pertanto non ha senso continuare. Facciamo ritorno al Rifugio de Marie per sentiero Monsignor Giovanni Antonioli.
Cima Capi m. 909 e Cima Rocca m.1090. Parcheggio auto Biacesa di Ledro (TN), località Sperone m. 418. Lasciamo le automobili in un comodo parcheggio adiacente al parco giochi. Attraversiamo il piccolo borgo e ci incamminiamo, inizialmente sul sentiero n°417, per poi seguire il “Sentiero dei Bech,” n°470, che si sviluppa su una superficie boschiva, a tratti con ampia vista panoramica sul lago di Garda.. La via ferrata Fausto Susatti non presenta particolari difficoltà permettendoci di salire agevolmente fra roccette, resti della linea di difesa Austroungarica e terrazzini panoramici che offrono una piacevole vista del lago e del monte Baldo, dalle cime ancora imbiancate. Superiamo l’ultimo tratto della via aggirando il grosso masso e in breve siamo sulla Cima Capi a m. 907. Proseguiamo il nostro itinerario per il sentiero n°405 fino all’incrocio con il segnavia n°460, che percorriamo, attraversando orizzontalmente il versante sud di Cima Rocca, via ferrata Mario Foletti, per raggiungere il Bivacco Arcioni e la vicina Chiesetta di San Giovanni. Continuiamo l’escursione seguendo il “Sentiero delle Gallerie di Cima Rocca” che lasciamo dopo la seconda galleria, per salire direttamente a Cima Rocca a m. 1090. Dalla sommitale scendiamo, lungo la trincea scavata nella roccia, alla Bocca Pasumer a m. 980. Poi, per sentiero n°405B, fino al paletto con indicazione “Bochet dei Concoli”che seguiamo, lungo una ripida discesa, che porta al passo di Bochet a m. 1207. Raggiungiamo il parcheggiodi Biacesa su CAI n°417.
Parcheggio auto Cascata d’Ampola, si percorre (direzione Storo)la strada SS240 fino a raggiungere il sentiero n° 443 che conduce al Fastaggio di Sopra. Dal Fastaggio con sentiero n° 444 si raggiungono i Fienili di Spessa e su mulattiera il bivio per Cima Spessa. Dalla cima, a m. 1821, si rientra per la Valle di Lorina.
Località di partenza: parcheggio funivia Piani d’Erna (LC). Dal parcheggio si prende il sentiero in direzione del Rifugio Stoppani e si procede fino ad un bivio, un evidente cartelloreca la scritta Via Ferrata al Pizzo d’Erna, dal quale, in una decina di minuti si raggiunge l’attacco della ferrata. ( Segue video dello sviluppo della ferrata). Dal Pizzo d’Erna, a m. 1366, si procede per i Piani d’Erna, dai quali si fa ritorno a valle passando per il Rifugio Stoppani.
Monte Spino m. 1504 da San Michele località Colomber. Parcheggio auto località Colomber nei pressi dell’omonimo Hotel, oppure, se si vuole accorciare il percorso gita, seguire la strada, poco più avanti sterrata, che percorre la Val di Sur, dove è possibile lasciare le auto nei pressi di Verghere. Risalire il sentiero e, al Ponte delle Verghere, prendere a destra per il Sentiero della Val di Sur. Al bivio Spigolo della Bandiera è possibile raggiungere il Rifugio Giorgio Pirlo continuando sul sentiero oppure risalendo la breve via ferrata. Dal rifugio si prosegue per la Sella di Costa Mandria e il Monte Spino a m. 1504. L’escursione odierna, di fatto, si conclude al Rifugio Pirlo con un pranzo conviviale per festeggiare l’ ottantaquattresimo compleanno dell’amico Gianni. Ritorno a valle per Sentiero delle Marmere e mulattiera dei Carbonai.
Canale del Dito Pizzo Corzene m. 2196. Parcheggio auto Cantoniera della Presolana. Si segue il Sentiero delle Orobie Orientali fino al Rifugio Carlo Medici al Cassinelli. Dal rifugio prendere il sentiero a sinistra, lungo la Valle dell’Ombra, in presenza di neve proseguire a vista, fino all’inizio del Canale del Dito. Risalire il canale alla destra del “Dito” e una volta giunti al Pizzo Corzene, a m. 2196, si scende lungo la cresta che porta al Passo di Pozzera, a m. 2126, per poi raggiungere la Grotta dei Pagani e la sottostante Cappella Savina. Ritorno a valle, fino al Rifugio al Cassinelli, per Sentiero Calvario, poi stesso itinerario percorso in precedenza.
Cima d’oro e Cima Pari da Mezzolago Valle di Ledro. Itinerario con giro ad anello da Mezzolago ( parcheggio via Dromaè ) passando per Cima d’Oro a m. 1802, Cima Pari m. 1991 e Monte Cocca m. 1405.
Giro intorno al Cornone di Blumone. Parcheggio auto: Piana del Gaver nei pressi del Rifugio Nikolajewka. Poco oltre il rifugio si sale, svoltando a sinistra, sulla mulattiera militare ( sentiero CAI n° 26) che alterna tratti più o meno ripidi fino a raggiungere il Bivacco Casinetto di Blumone a m. 2100. Dal Casinetto è possibile effettuare il giro continuando per il Passo del Termine, oppure prendendo a sinistra ( sentiero CAI n° 27) per Passo del Blumone. Noi optiamo per la via più diretta, ovvero, provando a salire per Passo del Blumone. Raggiunta quota 2300, considerando l’ ancora abbondante presenza di neve sul territorio e la mancanza totale di traccia, decidiamo di rinunciare facendo ritorno al Casinetto, dal quale è possibile raggiungere il parcheggio per lo stesso itinerario percorso in precedenza.
Monte Guglielmo m.1957 Parcheggio auto: Zone Via Monte Guglielmo, escursione in notturna con ascesa al monte alternando il percorso su strada e sentiero fino al Rifugio Almici, a m 1861, e al monumento del Redentore. Condizioni di vento freddo in quota e leggera nebbia, con neve pressoché assente. Fatto ritorno a Zone seguendo la strada che passa per Malga Palmarusso di Sotto.