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FERRATA CORNO DEL MEDALE

Ferrata Corno del Medale m. 1029, da Rancio di Lecco.

Parcheggio auto via Antonio Bonaiti (pressi cimitero di Rancio Superiore). Si segue la segnaletica Ferrata Gruppo Alpini Medale e in circa 35/40 minuti si raggiunge l’attacco della ferrata. L’itinerario della via, molto bene attrezzata, sale a sinistra della parete e in circa tre ore si raggiunge la vetta. Rientro dal sentiero, poco sotto la vetta del Corno del Medale, per San Martino.

Dislivello positivo m. 630

Durata escursione h. 05,00

Distanza percorsa Km. 5,00

GRIGNA MERIDIONALE PER CRESTA SINIGAGLIA

Grigna Meridionale m. 2184.                                                                                                 Parcheggio auto Piani Resinelli Ballabio. Escursione in Grigna Meridionale con salita dalla Cresta Sinigaglia e discesa per Cresta Cermenati. L’Itinerario si estende lungo la Cresta Sinigaglia passando per il Salto del Gatto (breve tratto attrezzato), la Bocchetta dei Venti m. 2050, risalita al vicino Torrione Magnaghi Settentrionale m. 2078, Monte Campione m. 2149 e  (ultimo breve tratto attrezzato) Grigna Meridionale m. 2184. Discesa per Cresta Cermenati.

Durata escursione h. 4,30

Distanza percorsa Km 07,50

Dislivello positivo m. 950.

FERRATA GAMMA 1

Località di partenza: parcheggio funivia Piani d’Erna (LC).                                          Dal parcheggio si prende il sentiero in direzione del Rifugio Stoppani  e si procede fino ad un bivio, un evidente cartello reca la scritta Via Ferrata al Pizzo d’Erna, dal quale, in una decina di minuti  si raggiunge l’attacco della ferrata. ( Segue video dello sviluppo della ferrata). Dal Pizzo d’Erna, a m. 1366, si  procede per i Piani d’Erna, dai quali si fa ritorno a valle passando per il Rifugio Stoppani. 

Dislivello positivo D+ m.  820

Distanza percorsa Km.08,00

Durata escursione h. 04,00

CRESTE DELLA GIUMENTA FERRATA DEL CENTENARIO

Da Erve, per le creste della Giumenta, alla Ferrata del Centenario.

Parcheggio auto: Gratuito nei presssi della chiesa parrocchiale, centro abitato di Erve (LC). Dal parcheggio proseguire lungo la via principale per circa 600 metri. Oltrepassato il piccolo santuario votivo, posto sulla destra, percorrere alcune decine di metri e svoltare a sinistra, sul ponticello che attraversa il torrente Gallavesa, inizio del sentiero che conduce al Monte Forcellino m. 1003. Proseguire per Sentiero Magnodeno fino a raggiungere il Monte Magnodeno m. 1231. Prendere a destra, inizialmente per Sentiero 24, poi su Sentiero 23 fino alla Cima del Fò m. 1302. Discendere fino all’omonimo Passo m. 1284 e raggiungere il vicino attacco della Ferrata del Centenario. La Ferrata è breve, ben attrezzata e non presenta particolari difficoltà. Terminata la ferrata discendere il sentiero attrezzato che, attraverso il caratteristico “Buco della Carlotta”, porta al Passo del Fò. Dal Passo proseguire per  la Capanna degli Alpinisti Monzesi, Prà dei Rat, Gnétt e il parcheggio di Erve.

Durata escursione h. 08,20

Ascesa Dislivello D+ m. 1150

Distanza percorsa Km 16,00

GRIGNA MERIDIONALE BIVACCO FERRARIO

GRIGNA MERIDIONALE BIVACCO FERRARIO 

Parcheggio auto ai Piani dei Resinelli (LC) m. 1300, giro ad anello. L’itinerario percorso passa dal Rifugio Porta m.1426 al Colle Valsecchi m. 1998, per direttissima sentiero n°8, ora a destra  in Val Scarettoni per la Bocchetta del Giardino m. 2004. Prosegue a destra, per la cresta sud est, sino alla base del Canalino Federazione. Risale fino all’omonima sella m. 2124, segue  a destra l’ultima parete che sbuca in vetta al Bivacco Ferrario m. 2177. Ritorno per Direttissima Cermenati sentiero n°7.

Durata escursione h. 06,33

Ascesa D+ m. 1010

Distanza percorsa Km 12,00

Ferrata Corno di Medale

VIA FERRATA DEL MEDALE

Parcheggiamo le automobili in via Paolo VI a Laorca, il rione più settentrionale della città di Lecco e ci incamminiamo lungo la stradina che passa nei pressi del vecchio cimitero, per poi immetterci su un tratto di strada cementata protetta da reti para massi. Poco più avanti incrociamo il sentiero CAI n° 58 che attraverso il bosco, in alternati saliscendi, ci porta all’attacco della ferrata. L’intera via è ben protetta. La catena e il cavo d’acciaio in aggiunta alle buone prese naturali, se utilizzate, permettono un agevole risalita.  Raggiunta la croce di vetta, a m.1029, seguiamo la traccia di sentiero in direzione nord, dove giunti ad una sella svoltiamo a destra per sentiero n°56, che scende ripido e scivoloso lungo il bosco fino ad intercettare la parte iniziale dell’itinerario di partenza.

Ascesa m.600   Distanza percorsa Km 6,200

Durata escursione h.05,20

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Mappa Google

 

 

Ferrata Contessi e monte due mani

24 MAGGIO FERRATA S. CONTESSI MONTE DUE MANI

LECCO BALLABIO MORTERONE  mt 900

MONTE DUE MANI mt 1666.

Gita alpinistica con ferrata.

Da Ballabio si prende la strada per Morterone dopo circa 4 Km a sx piccolo parcheggio per la ferrata, indossiamo subito imbrago e casco. Si salgono i primi metri paretina verticale, la ferrata è attrezzata con catena, poi sentiero e quindi altri torrioni e pareti con alcuni pioli e gradini sempre interrotti da tratti di sentiero.  Accanto alla ferrata si incrocia varie volte il sentiero che permette la salita in vetta per via normale. Terminata la ferrata si prosegue in cresta fino in vetta (ore 3.00).

Breve sosta, il cielo è coperto, per la discesa si decide  il sentiero a sx che scende per prati poi nel bosco, fino a dei ruderi, da qui a sinistra si ritorna sulla strada asfaltata e dopo circa 4 Km alle vetture.

Ore 5, dislivello mt 850, Km 11.2

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Rifugio San Tomaso (Valmadrera)

Il gentile invito dell’amico Renato Valsecchi, ci ha portato a questa bella e riposante gita sulle pendici del Moregallo.

Partiti da Piazza Rosé in Valmadrera, seguendo il sentiero n° 5, abbiamo fatto un largo giro che ci ha portato sullo splendido belvedere alla Chiesetta di Sant Isidoro, addossata al grande masso erratico di Preguda. Da qui, proseguendo la traccia n° 5 siamo arrivati al rifugio San Tomaso, percorrendo questo tratto di sentiero molto panoramico e variegato fra boschi e facili roccette.

In attesa dell’ora di pranzo una breve escursione all’interessante sito dove nel secolo scorso è stato tagliato un grande masso erratico di serpentino per ricavarne pietre da costruzione.

Ale 12,30 è iniziata la parte migliore, brindisi con Franciacorta e Turgau, risotto e coniglio con polenta, preparati dall’impareggiabile Dionigi, grande allegria e ritorno alle veture.

Percorsi 10,6 km con 600 m circa di dislivello.

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Monte Legnone m 2610

In cima al monte Legnone (m 2610) ci siamo arrivati una volta sola, nel giugno 2010. E’ tanta la strada per noi bresciani, e intenso il traffico nel lecchese. Tuttavia alcuni Sempreverdi hanno insistito per ritornarci. Così – di buon’ora – approdiamo (mercoledì 7 settembre 2016 – lasciata la superstrada a Dervio), ai “Roccoli Lorla” a circa 1450 m (s.l.m.), dove parte il ben segnalato sentiero (1A) per il Legnone. Questo itinerario ha come punti intermedi ben definiti “l’Alpe di Agrogno” e il “Bivacco Silvestri”. Dopo il quale il sentiero sale abbastanza ripido verso la vetta, mentre il panorama diventa alto e vastissimo sopra l’azzurro del Lago di Como. Raggiunta la gran croce sommitale in meno di tre ore, e testimoniata con ammirevoli commenti la buona riuscita dell’escursione, ritorniamo a valle per lo stesso itinerario. Incontrando a circa metà percorso due tranquille femmine di stambecco con i rispettivi capretti… un regalo inaspettato di questa bella montagna.

Dislivello positivo m 1160 circa. Distanza percorsa Km 12. Durata escursione ore 5.45

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