Archivi categoria: Prealpi Lecchesi

FERRATA GAMMA 1

Località di partenza: parcheggio funivia Piani d’Erna (LC).                                          Dal parcheggio si prende il sentiero in direzione del Rifugio Stoppani  e si procede fino ad un bivio, un evidente cartello reca la scritta Via Ferrata al Pizzo d’Erna, dal quale, in una decina di minuti  si raggiunge l’attacco della ferrata. ( Segue video dello sviluppo della ferrata). Dal Pizzo d’Erna, a m. 1366, si  procede per i Piani d’Erna, dai quali si fa ritorno a valle passando per il Rifugio Stoppani. 

Dislivello positivo D+ m.  820

Distanza percorsa Km.08,00

Durata escursione h. 04,00

CRESTE DELLA GIUMENTA FERRATA DEL CENTENARIO

Da Erve, per le creste della Giumenta, alla Ferrata del Centenario.

Parcheggio auto: Gratuito nei presssi della chiesa parrocchiale, centro abitato di Erve (LC). Dal parcheggio proseguire lungo la via principale per circa 600 metri. Oltrepassato il piccolo santuario votivo, posto sulla destra, percorrere alcune decine di metri e svoltare a sinistra, sul ponticello che attraversa il torrente Gallavesa, inizio del sentiero che conduce al Monte Forcellino m. 1003. Proseguire per Sentiero Magnodeno fino a raggiungere il Monte Magnodeno m. 1231. Prendere a destra, inizialmente per Sentiero 24, poi su Sentiero 23 fino alla Cima del Fò m. 1302. Discendere fino all’omonimo Passo m. 1284 e raggiungere il vicino attacco della Ferrata del Centenario. La Ferrata è breve, ben attrezzata e non presenta particolari difficoltà. Terminata la ferrata discendere il sentiero attrezzato che, attraverso il caratteristico “Buco della Carlotta”, porta al Passo del Fò. Dal Passo proseguire per  la Capanna degli Alpinisti Monzesi, Prà dei Rat, Gnétt e il parcheggio di Erve.

Durata escursione h. 08,20

Ascesa Dislivello D+ m. 1150

Distanza percorsa Km 16,00

GRIGNA MERIDIONALE BIVACCO FERRARIO

GRIGNA MERIDIONALE BIVACCO FERRARIO 

Parcheggio auto ai Piani dei Resinelli (LC) m. 1300, giro ad anello. L’itinerario percorso passa dal Rifugio Porta m.1426 al Colle Valsecchi m. 1998, per direttissima sentiero n°8, ora a destra  in Val Scarettoni per la Bocchetta del Giardino m. 2004. Prosegue a destra, per la cresta sud est, sino alla base del Canalino Federazione. Risale fino all’omonima sella m. 2124, segue  a destra l’ultima parete che sbuca in vetta al Bivacco Ferrario m. 2177. Ritorno per Direttissima Cermenati sentiero n°7.

Durata escursione h. 06,33

Ascesa D+ m. 1010

Distanza percorsa Km 12,00

Ferrata Corno di Medale

VIA FERRATA DEL MEDALE

Parcheggiamo le automobili in via Paolo VI a Laorca, il rione più settentrionale della città di Lecco e ci incamminiamo lungo la stradina che passa nei pressi del vecchio cimitero, per poi immetterci su un tratto di strada cementata protetta da reti para massi. Poco più avanti incrociamo il sentiero CAI n° 58 che attraverso il bosco, in alternati saliscendi, ci porta all’attacco della ferrata. L’intera via è ben protetta. La catena e il cavo d’acciaio in aggiunta alle buone prese naturali, se utilizzate, permettono un agevole risalita.  Raggiunta la croce di vetta, a m.1029, seguiamo la traccia di sentiero in direzione nord, dove giunti ad una sella svoltiamo a destra per sentiero n°56, che scende ripido e scivoloso lungo il bosco fino ad intercettare la parte iniziale dell’itinerario di partenza.

Ascesa m.600   Distanza percorsa Km 6,200

Durata escursione h.05,20

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Mappa Google

 

 

Ferrata Contessi e monte due mani

24 MAGGIO FERRATA S. CONTESSI MONTE DUE MANI

LECCO BALLABIO MORTERONE  mt 900

MONTE DUE MANI mt 1666.

Gita alpinistica con ferrata.

Da Ballabio si prende la strada per Morterone dopo circa 4 Km a sx piccolo parcheggio per la ferrata, indossiamo subito imbrago e casco. Si salgono i primi metri paretina verticale, la ferrata è attrezzata con catena, poi sentiero e quindi altri torrioni e pareti con alcuni pioli e gradini sempre interrotti da tratti di sentiero.  Accanto alla ferrata si incrocia varie volte il sentiero che permette la salita in vetta per via normale. Terminata la ferrata si prosegue in cresta fino in vetta (ore 3.00).

Breve sosta, il cielo è coperto, per la discesa si decide  il sentiero a sx che scende per prati poi nel bosco, fino a dei ruderi, da qui a sinistra si ritorna sulla strada asfaltata e dopo circa 4 Km alle vetture.

Ore 5, dislivello mt 850, Km 11.2

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Rifugio San Tomaso (Valmadrera)

Il gentile invito dell’amico Renato Valsecchi, ci ha portato a questa bella e riposante gita sulle pendici del Moregallo.

Partiti da Piazza Rosé in Valmadrera, seguendo il sentiero n° 5, abbiamo fatto un largo giro che ci ha portato sullo splendido belvedere alla Chiesetta di Sant Isidoro, addossata al grande masso erratico di Preguda. Da qui, proseguendo la traccia n° 5 siamo arrivati al rifugio San Tomaso, percorrendo questo tratto di sentiero molto panoramico e variegato fra boschi e facili roccette.

In attesa dell’ora di pranzo una breve escursione all’interessante sito dove nel secolo scorso è stato tagliato un grande masso erratico di serpentino per ricavarne pietre da costruzione.

Ale 12,30 è iniziata la parte migliore, brindisi con Franciacorta e Turgau, risotto e coniglio con polenta, preparati dall’impareggiabile Dionigi, grande allegria e ritorno alle veture.

Percorsi 10,6 km con 600 m circa di dislivello.

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Monte Legnone m 2610

In cima al monte Legnone (m 2610) ci siamo arrivati una volta sola, nel giugno 2010. E’ tanta la strada per noi bresciani, e intenso il traffico nel lecchese. Tuttavia alcuni Sempreverdi hanno insistito per ritornarci. Così – di buon’ora – approdiamo (mercoledì 7 settembre 2016 – lasciata la superstrada a Dervio), ai “Roccoli Lorla” a circa 1450 m (s.l.m.), dove parte il ben segnalato sentiero (1A) per il Legnone. Questo itinerario ha come punti intermedi ben definiti “l’Alpe di Agrogno” e il “Bivacco Silvestri”. Dopo il quale il sentiero sale abbastanza ripido verso la vetta, mentre il panorama diventa alto e vastissimo sopra l’azzurro del Lago di Como. Raggiunta la gran croce sommitale in meno di tre ore, e testimoniata con ammirevoli commenti la buona riuscita dell’escursione, ritorniamo a valle per lo stesso itinerario. Incontrando a circa metà percorso due tranquille femmine di stambecco con i rispettivi capretti… un regalo inaspettato di questa bella montagna.

Dislivello positivo m 1160 circa. Distanza percorsa Km 12. Durata escursione ore 5.45

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Ferrata Gamma 2 – Monte Resegone 1875 m

Ferrata decisamente impegnativa, ma dal fascino indiscutibile, per il panorama sulla città di Lecco e per le severe pareti rocciose che ci circondano durante tutta la salita, con scorci vertiginosi fra gole e ripidi canali.

Entrando in Lecco da Caloziocorte, in prossimità dell’ospedale si entra nella galleria Valsassina, seguendo poi le indicazioni per i Piani d’Erna, si arriva all’ampio parcheggio della stazione di partenza della funivia.

Per la descrizione tecnica della ferrata consigliamo l’ottimo sito “vieferrate.it”, ma a nostro giudizio, aumenteremmo un po’ le valutazioni di difficoltà tecniche e impegno fsico, mentre per la bellezza di queste montagne e l’emozione provata, rimandiamo alle immagini del nostro album fotografico, anche se purtroppo, la giornata poco limpida ci ha defraudato di parte del piacere.

Raggiunto il rifugio Azzoni e la vetta, picnic commenti e facezie, come si conviene alla nostra allegra compagnia, poi ritorno alla stazione d’arrivo della funivia seguendo il sentiero 1, bello e molto panoramico, dove non ci siamo fatti mancare qualche foto da finti temerari, su una curiosa roccia a sbalzo.

Percorso 9,5 km in 6 ore e 30 con dislivello totale di circa 820 m

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Ferrata degli Alpini al Corno Medale 1029 m e Crocione di San Martino

Siamo arrivati a Lecco osservando preoccupati il cielo che non prometteva niente di buono, parcheggiato nei pressi di un piccolo cimitero in via Bonaiti, abbiamo comunque deciso di raggiungere l’inizio della ferrata e dopo pochi passi ha iniziato a piovere, ma il nostro ottimismo è stato sorprendentemente premiato.

Arrivati alla base della parete seguendo il sentiero 56, la pioggia era cessata, la roccia asciutta e in breve tempo un sole brillante, quindi via per una salita in un cielo sempre più blu con limpidi panorami mozzafiato, per tutti i 400 metri della ferrata, molto ripida ed esposta, ma non difficilissima.

Alle 12.45 abbiamo raggiunto la croce, e dopo il pic-nick godendoci la magnifica vista dalla piazzola dell’elicottero, ci siamo diretti, seguendo la traccia 57, al Crocione di San Martino.

Da qui il sentiero che si fa alquanto ripido, passando dalla chiesetta della Madonna del Carmine, ci ha riportato alla partenza.

Percorsi 5,3 km con dislivello di 760 m in sei ore e mezzo.

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