Parcheggio auto: Carona via Antonio Locatelli nei pressi della curva a tornante. Itinerario: Località Pagliari, Forcella, Rifugio Longo,Lago del Diavolo, Passo di Cigola m. 2486 e Monte Aga m.2720. Ritorno: Monte Aga, Lago Rotondo, Rifugio Fratelli Calvi, Lago di Fregabolgia, il Dosso, Località Pagliari e Carona.
Parcheggio auto:Carona via Lagoa pagamento “gratta e sosta”reperibile presso esercizi pubblici, costo euro 2. Itinerario: Prendere il sentiero adiacente al parcheggio e raggiungere il Lago di Becco m. 1872. Mantenerlo sulla sinistra e percorrere il sentiero, Giro dei Cinque Laghi. In prossimità del Lago Colombo lasciare il sentiero e prendere a sinistra per la via Ferrata Pizzo del Becco, poco più di un sentiero attrezzato, che conduce alla cima del Pizzo di Becco a m. 2507. Discendere la via ferrata fino al Lago Colombo m. 2046. Riprendere il Sentiero Giro dei Cinque Laghi, percorrere lo sbarramento della diga, raggiungere il Lago Gemelli m.1952 e l’omonimo Rifugio a m. 1968. Continuare per Lago Piani Casere m.1841 e al Lago Marcio m. 1841, discendere il sentiero che conduce al parcheggio di Carona.
Per CAI 268 si raggiunge il villaggio Enel, voltare a sinistra e sempre su sentiero 268, proseguire per Capanna Lago Nero m.1997 e omonimo lago a m.2013. Costeggiare, a sinistra, il bacino idrico fino a quello di Aviasco a m. 2070. Attraversare lo sbarramento della diga e prendere, a sinistra, la ripida traccia che conduce al monte Cabianca a m. 2601. Disceasa per stesso itinerario fino al lago di Aviasco, poi su sentiero CAI 229 per laghi Campelli, Cernello e relativa Baita a m.1997. Discendere il CAI 228 che porta al lago Sucotto a m. 1854 e al sottostante villaggio Enel. Ripercorrere l’ultino tratto che riconduce alla località Bortolotti su CAI 268.
Nel periodo invernale la strada per raggiungere l’Alpe Arera è chiusa al transito veicolare. Pertanto parcheggiamo le auto poco oltre l’abitato di Plassa, dove dopo aver percorso per un breve tratto la carrabile, tagliamo dritti per i prati, lungo la traccia che porta al Rifugio S.A.B.A Cà Arera, a m. 1560 e al vicino parcheggio estivo dell’Alpe Arera. Prendiamo a sinistra per sentiero n° 221 che seguiamo fino al Plan Cansaccio, nelle immediate vicinanze del Rifugio Capanna 2000, a m 1960. Un segnavia posto sulla sinistra indica l’accesso al sentiero n°222, denominato “Sentiero dei Fiori”, che seguiamo fino a raggiungere il Passo di Val Vedra, a m. 1849, e il Passo di Branchino a m. 1821. Risaliamo la ripida dorsale che porta all’anticima del Corno Branchino, a m. 1900, dove è posto il monumento commemorativo dell’unione e amicizia di tre comuni, Ardesio, Oltre il Colle e Roncobello. Discendiamo nuovamente al Passo e decidiamo di non completare il giro ad anello che passa per il sentiero alto, ma bensì di far ritorno per lo stesso itinerario percorso in precedenza.
Monte Calvera, Vigna Soliva e Pizzo della Corna da Tezzi Alti.
Parcheggio auto a Tezzi Alti, si imbocca il sentiero Flavio Tasca, una strada ciottolata che porta alla Cappella di San Carlo. Teniamo la sinistra e seguiamo, dapprima attraverso il bosco, poi lungo il ripido vallone, le indicazioni per la Croce di Calvera. La croce è posta sull’ anticima del monte, pertanto proseguiamo in cresta fino a raggiungere la vetta del Calvera a m. 2301, la cima del Vigna Soliva a m. 2356 e quella del Pizzo della Corna a m. 2352. Discendiamo dal Pizzo dalla ripida cresta opposta a quella di salita e raggiungiamo il passo di Val Grande a m. 1983 dove decidiamo di accorciare il nostro itinerario. Pertanto lasciamo sulla nostra sinistra il Monte Cavandola e discendiamo il vallone, alle pendici dello stesso, fino a raggiungere il sentiero che proviene dal Rifugio Mirtillo e che conduce a Tezzi Alti.
Parcheggio auto Roccoli Lorla m. 1463, si prosegue per l’ Alpe Agrogno a m. 1644, Porta del Merli m. 2129 e per il Bivacco Silvestri a m. 2146. Superato il Bivacco si sale verso la cima a m. 2609 lungo la cresta attrezzata con corde fisse e per ultimo su roccette. Ritorno a valle per lo stesso itinerario.
Base di partenza Lizzola, parcheggio auto nei pressi delle ultime case del paese, per sentiero n°322 che conduce alle Piane di Lizzola a m. 1350, alla Baita Sasna a m. 1960 e al Passo di Bondione a m.2680. Dal Passo voltare a sinistra e seguire i bolli rossi lungo il filo della cresta fino in vetta al Pizzo dei Tre Confini a m.2823. Ritorno discendere il versante opposto fino al Lago di Barbellino, Rifugio Curò, dal quale si seguono le indicazioni per Lizzola.
Partenza da Ornica (m. 918) per sentiero 106. Riferimenti lungo l’itinerario: la Casera (m. 1415), Baita Ciarelli (m. 1646), Baita Predona (m. 1800) e Corna dei Vitelli (m. 1900). All’incrocio lasciare il sentiero 106 e proseguire a sinistra per sentiero 101. Riferimenti itinerario: Cima Fontane (m. 2095), Bocchetta Alta (m. 2235). Lasciare il sentiero 101 e percorrere il sentiero 45 Alta via della Valsassina che porta in vetta al Pizzo dei Tre Signori (m. 2554). Ritorno: discendere dal versante opposto fino alla Bocchetta D’Inferno (m. 2306) e per sentiero 106 fino a Ornica.
Pizzo Coca m. 3052 da Valbondione per Rifugio Morelli al Coca m. 1891, Pizzo Coca, Lago Bardellino, Rifugio Curò m. 1915. Escursione effettuata in due giorni.
Monte Timogno m. 2096 e cima Benfit m. 2170. Da Spiazzi di Gromo (partenza impianti di risalita)raggiungiamo il Rifugio Vadola e la sovrastante Cima di Timogno a m.2096. Proseguiamo in direzione nord-est fino a Cima Benfit a m. 2170 e discendiamo la dorsale est che porta a Passo degli Omini. Percorriamo per un breve tratto il sentiero 314, che lasciamo per traversare fuori traccia la pendice del Benfit, fino alla sella dalla quale si inerpica la dorsale sud del Timogno. Raggiunta nuovamente la cima facciamo ritorno ripercorrendo il sentiero che porta al Rifugio Vadola e a Spiazzi.