PIZZO RECASTELLO

Pizzo Recastello m. 2886                                                                                                         Parcheggio auto località Grumetti Valbondione previo acquisto “Gratta e sosta” al costo di euro 5. Dal parcheggio seguiamo il sentiero che immette sulla mulattiera che percorriamo per circa metà salita, per poi prendere la variante, ovvero, il ripido sentiero che porta al Rifugio Antonio Curò. Breve sosta, il tempo necessario per indossare l’antivento, e ripartiamo lungo la mulattiera che sovrasta il lago artificiale del Barbellino. Giunti nei pressi di un ponticello in legno lasciamo la mulattiera e risaliamo la Val Cerviera fino al bivio, sulla sinistra, dove su un masso è riportata l’indicazione Pizzo Recastello. Il sentiero risale i ghiaioni della Val del Cornetto Rosso fino all’attacco del canalino. Prestare attenzione sul ghiaione, in quanto, nella parte finale dello stesso non vi è più traccia del sentiero, smottamento probabilmente dovuto alle forti piogge. Attacchiamo il canalino attrezzato che porta alla selletta dalla quale in pochi minuti raggiungiamo la cima del Pizzo Recastello a m. 2886. Ritorno a valle per lo stesso itinerario.

Dislivello positivo D+ m. 1950

Distanza percorsa Km 20

 Durata escursione h.09,00

CIMA PLEM

Cima Plem m.3182                                                                                                                      Parcheggio auto Ponte del Guat per rifugio Baitone e Tonolini. Causa mal tempo parte del gruppo ritiene opportuno rinunciare e fa ritorno a valle. Altri proseguono verso il Passo del Cristallo , m.2889, e raggiungono la Cima Plem a m.3182. Ritorno a valle dal rifugio Gnutti.

Dislivello positivo m. 1715

 

MONTE COLEAZZO

Monte Coleazzo m.3030.                                                                                                            Giunti a Canè, alta Valle Camonica, proseguiamo sulla carrareccia che conduce alla località Cortebona, a m. 1766, dove parcheggiamo le auto e dopo aver aggirato, a destra, il pozzo di una vecchia calchera, saliamo per il marcato sentiero che attraverso un bosco di Larici conduce all’inizio della Valle di Stol, dove un grosso masso riporta l’indicazione Monte Coleazzo. Proseguiamo, su tracce erbose, al centro del vallone e raggiungiamo un pianoro con un secondo grosso masso Erratico che lasciamo alla nostra sinistra. Continuiamo a salire tra sfasciumi e rari tratti erbosi e raggiungiamo l’impervia conca dalla quale puntiamo dritti alla base del Coleazzo. Un paletto metallico, poco visibile in quanto semi divelto, posto alla base del canale di destra indica la via, una salita sempre più ripida e molto sdrucciolevole, che porta alla bocchetta a m. 3000. Raggiunta voltiamo a sinistra, ora il terreno presenta piccole cenge e placche rocciose che risaliamo fino alla cima, delimitata da una croce metallica, del Monte Coleazzo a m.3030. Ritorno stesso itinerario.    

Dislivello positivo D+ m. 1250

Durata escursione h.05,45

Distanza percorsa Km. 09,00