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Il monte Stivo m 2054 (non raggiunto)

Lo Stivo (visto poi a distanza e dal monte Creino), ci confortò il cuore, avendo noi rinunciato a salirlo. Magnificamente illuminato dal sole di mezzogiorno, era come se anche lui dicesse: “Sono troppo carico di neve instabile, oggi no! domani o un’altra volta percorrerete il pendio che avete lasciato a metà”. Così è stato. Giunti a Santa Barbara nel comune di Ronzo Chienis (Trento), gia’ parcheggiammo con difficoltà. La notte aveva depositato un alto strato di neve, tanto che il maltempo ancora indugiava sulle cime delle montagne. Tuttavia, il paesaggio era bellissimo, e le ciaspole al passo “cantavano”, e l’intatto biancore gravava pure sui noccioleti del sentiero, curvandoli. Così, dopo oltre un’ora, prendemmo per il ripido pendio dello Stivo. La traccia era un solco profondo e, passo dopo passo, la neve… un suono preoccupante. Che per i più esperti di noi garantiva… instabilità. Così decidemmo di desistere, volgendo lo sguardo verso i monti Creino e Brugnolo. Messi a poca distanza da Santa Barbara, divennero il nostro tranquillo belvedere sul Lago di Garda e verso lo Stivo, illuminato (come noi) da una precoce primavera.

Dislivello positivo: m 550. Distanza percorsa: 10 km circa

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Monte Pizzocolo (1582 m) da Valle Sur (Gardone Riviera)

Grande attesa per la gita di oggi, il primo aprile è il compleanno del nostro inossidabile amico Gianni Casari, settantasei primavere, come meglio potevamo festeggiarlo se non con una cima dal panorama incantevole sul basso Garda e un ben annaffiato pranzo?

Partiti alle 07:50 da Val Sur di fronte al ristorante Colomber (Gardone R), siamo risaliti costeggiando il torrente Barbarano fino al passo di Spino (1180 m), proseguendo a dx, sentiero 5, siamo arrivati al bivio del Dosso delle Prade (1517 m) e sempre per la stessa via in vetta al Pizzocolo.

Dal Dosso in avanti è un susseguirsi di spettacolari panorami sul lago e in vetta un balcone sulla splendida Val Vestino con il suo fiordo e la diga, il Baldo innevato sulla dx e ancora la baia di Sirmione. Vi rimandiamo al viseo e alle foto.

Tornati al Dosso delle Prade siamo scesi a sx per il sentiero 6, raggiungendo la baita del simpaticissimo Osvaldo, dove oltre la cortesia dell’ospite e dell’amico Domenico, ci aspettavano pastasciutta in salmì, salame e buon vino per una degna festa a Gianni, compresa l’immancabile partita a tresette.

Dislivello circa 1180 m percorso 15 km in  ore 05:30

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