Ferrata Gerardo Sega

Testo di Andrea

Da Avio si seguono le indicazioni per Monte Baldo, sul primo tornante piccolo parcheggio con tabellone turistico, da qui per sentiero e vecchia mulattiera si sale nel bosco per l’itinerario n 652  fino ad un bivio e si segue il sentiero n 685 che porta all’attacco della ferrata, in ore 1.30.

Si inizia con facili roccette , una scala e poi per cenge si sale interrotti da tratti di boscaglia, che portano al tratto finale, il più ripido, l’uscita nel bosco e poi nei prati (ore 3.30).

Il rientro, seguendo una carrareccia con indicazione per Avio e poi per la Madonna della Neve, si continua per un tratto su asfalto, fino all’imbocco del sentiero a sx n 653, che riporta nella Valle dei Mulini.

Ore 6.00, ascesa mt 950, Km 14, Tempo sereno.

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Ferrata Carbonari e Grignone m 2409

Dal parcheggio di Vò di Moncodeno m 1440, a pagamento 2 Euro,  seguiamo il sentiero n 24 che sale alla Bocchetta di Prada m 1626 e si continua per il Rifugio Bietti . Si prosegue per la Bocchetta  di Val Cassina  m 1823 dove inizia la Via ferrata.   La Via ferrata inizia con una parete verticale attrezzata con scala, si prosegue sulla cresta con tratti attrezzati e sentiero, molto utile il casco è facile far cadere sassi, troviamo un paio di attraversamenti ancora innevati, per poi terminare alla Bocchetta di Releccio m 2259. Da qui per il sentiero n 25 saliamo al Rifugio Brioschi e alla vicina vetta del Monte Grignone 2409 ore 5. Discesa per l’itinerario n 25 ancora innevato che  porta al rifugio Bogani  m 1816 e da qui rientro al parcheggio Vò di Moncodeno ore 7.30.

Ascesa totale m 1350 Km 14.5  ore 7:30

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Ferrata Corno del Bene (m 1695) Monte Guglielmo (m 1949)

In quindici ci siamo ritrovati a Zone (Bs), chi per il Gölem (m 1949) e chi per la ferrata “Corno del Bene” (m 1695). Già dei Sempreverdi avevano affrontato questo torrione del nostro monte di casa, ma stavolta la scelta è corale e commisurata alle possibilità di ognuno. Cosi, sette coraggiosi sono per la ferrata e sette per la vetta. Solo io resto nei pressi per filmare, col dubbio che, essendo la parete all’ombra, il risultato sarà di bassa qualità. La scalata, durata circa un’ora, l’ho condensata nei pochi minuti del video allegato. Ma questi minuti bastano per far vedere il “coraggio” di chi l’ha affrontata: altre parole non servono.

Per la vetta del Gölem: Dislivello positivo: n 1200 circa Distanza percorsa: km 14

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Corna Camozzera 1452 m

Escursione alla CORNA CAMOZZERA (m 1452) che, inizialmente in forse per maltempo, finisce con soddisfazione di tutti in una gran prateria di narcisi spontanei. Partiamo alle ore 8.20 da FORCELLA ALTA di Costa Valle Imagna (Bg) per il sentiero ben segnalato n. 571, superando roccoli abbandonati e un ex convento, fino al “Passo del Pertus”. Dove l’itinerario si biforca e noi prendiamo il sentiero n. 588 per l’anticima del Monte Ocone, l’Ocone e la CORNA CAMOZZERA: bello, vario, a tratti per esperti e panoramico (quando le nebbie si diradano), sulla Valle Imagna a destra, e a sinistra sul Lecchese. Lasciata la Corna proseguiamo sempre in cresta verso “La PASSATA”, dove inizia anche il sentiero per la Cima Quarenghi del Resegone. Lì terminava il sentiero n. 571 abbandonato al “Passo del Pertus”. Così, attraverso di esso, ritorniamo al punto di partenza dopo esserci immersi nella bellezza inaspettata di una prateria fiorita. Dislivello positivo: m 600 circa. Distanza percorsa: km 8.5. Durata escursione: ore 5.10

La Corna Camozzera l’abbiamo scoperta grazie al sito: PIEROWEB.

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