Proprio in concomitanza con la luna piena di gennaio avevamo programmato questa escursione, ma il tempo non ci è favorevole. Sebbene procedessimo di buona lena (in meno di tre ore siamo in vetta) sperando di scorgere la luna, il “Redentore” ci accoglie adesso, turbinando nebbia e nevischio. Però ne è valso l’impegno: per alcuni di noi è la prima notturna sul monte di casa.
Dislivello positivo: m 1300 circa. Distanza percorsa: km 15 circa. Durata escursione: ore 5.40
Campolaro di Prestine (Brescia). Una nuova bella escursione tra neve e cielo, tra i boschi e le radure della “Valle Arcina”. (itinerario n° 790), fino ad arrivare ai ruderi dell’ex caserma “Baciamort”, posta lateralmente alla strada di montagna: “Maniva-Crodedomini”. Veramente bella! Quasi per intero sui percorsi forestali che collegano Campolaro con numerose malghe: Cugolo, Travagnolo… Casinone di Arcina, Malga Lavena. Tuttavia, sebbene il dislivello sia “solo” di 800 metri, la distanza da percorrere (a/r) è di oltre 20 Km. Con noi un bravo cagnolino, che da Campolaro ci ha “fedelmente” accompagnato.
Il “Monte Maddalena”, familiare per i bresciani, sconosciuto a molti di noi, e dai tanti sentieri. Avevamo deciso per quello con più stimoli: il “Sentiero Alpinistico Marina” che origina da Caionvico. Ma l’abbiamo trovato interdetto per problemi di manutenzione, tanto che siamo ripartiti da Sant’Eufemia. Così, andando per il sentiero n° 2 e tornando dal n° 1 abbiamo impiegato meno di sei ore per completare il giro. Accompagnati anche da repentini cambi climatici: dalla nebbia al forte vento. Tuttavia, il momento topico è capitato a mezzogiorno quando, affacciati sulle “Cave di Botticino” (per rifocillarci al riparo dal vento), il rumore delle escavazioni lentamente s’attenuò fin quasi a scomparire: anche le maestranze iniziavano la pausa pranzo.
Dislivello positivo: m 1170. Distanza percorsa: Km 16.300.
Ritorniamo dopo quasi sette anni sul “Monte ALTO – Monte PORA”, stavolta non partendo da Bossico (Bergamo), ma da Ceratello di Costa Volpino, lasciando l’auto presso la “Cascina CIAR”. E per una ripida mulattiera (Sentiero CAI n° 551), passando per le località “Fontana Fredda” e “Forcellino” raggiungiamo – dopo due ore – il “Rifugio Magnolini”. Il “Monte Alto” (m 1714), che da lì s’innalza, è bellamente innevato. Dalla vetta il panorama spazia sulle Orobie, mentre una nebbia lentamente sale dal Lago d’Iseo, finchè oscurerà tutto. Il “Pora” (m 1880) è ancora soleggiato quando decidiamo di raggiungerlo, ma a mezzogiorno è pur’esso avvolto dalla nebbia, che vi sostiamo poco, ritornando presto al Magnolini. Dove prendiamo un nuovo sentiero: il n° 558 per la “Cascina Ciar”. Sentiero che si fa poi mulattiera ripida e molto scivolosa. Tuttavia, e nonostante la nebbia, una gran bella escursione. Dislivello positivo: m 1360. Distanza percorsa: Km 18 circa. Durata escursione: ore 6.45
Ronzo Chienis, mercoledì 3 gennaio 2018 – Ritorniamo dopo due inverni alla “conquista” dello Stivo (m 2054), che (allora), la troppa neve fresca non ci permise di salirlo in sicurezza. Oggi la montagna trentina (così bene affacciata sull’Alto Garda) è una rampa perfetta, con molti escusionisti: anche il cielo è dalla nostra parte, solo un vento freddo disturba un po’. Vento che, raggiunto il “Rifugio Stivo – P. Marchetti” si fa bufera. In vetta siamo avvolti e gelati da persistenti folate, tanto da ritornare quasi subito presso l’accogliente Rifugio, dove recuperiamo rapidamente il calore perso e pure qualche “caloria”… da buone torte. Dislivello positivo: m 1050. Distanza percorsa: Km 12 circa. Durata escursione: ore 4.40