Partiamo alle 8.00 dala località di CORTEBONA (m 1766), raggiunta per sterrata andando oltre l’abitato di Canè (Val Camonica – Brescia) e ci inoltriamo nella bella valle di pascoli e larici. Dopo un’ora sostiamo per qualche minuto presso il “Bivacco Valzeroten” (m 2206), riprendendo la facile ascesa sul sentiero Cai n 165 per i “Laghetti di Pietra Rossa” (m 2585) e il “Passo di Canè (m 2674) ore 10.30. Qui inizia la parte più impegnativa dell’escursione. Prendendo a destra verso la “Cima di Pietra Rossa”, in una solitudine di rocce con alcuni tratti molto ripidi, a un certo punto ci troviamo a cercare la “Cima MONTICELLO” (m 3152). Personalmente venni qui nell’ottobre del 2006, allora esiteva la “Vedretta del Monticello”, un piccolo ghiacciaio ora estinto. Adesso il tormentato pianoro sommitale è un esteso sfasciume di rocce, con piccolissimi resti ghiacciati. Così è difficile individuare la nostra meta, che (a un certo punto) dichiariamo: “MONTICELLO” quella che appare essere il dosso più alto (ore 12.10). Sostiamo più di mezz’ora sopra questo gran belvedere, indicandoci vicendevolmente: il Bernina, la punta San Matteo… e le vette che fanno compagnia all’Adamello. Per tornare a valle (ore 12.50) ci guidano (a sinistra) i segni bianco/rossi che discendono in un lungo, unico vallone, la cui prima parte è ripida e il terreno friabile con molti sassi istabili. In questo modo ritroviamo il sentiero n. 165 poco prima del “Bivacco Valzeroten” (ore 14.40). Dopo una sosta ristoratrice, riprendiamo il cammino finale, nell’amena “Valle di Canè”, verso il parcheggio di “CORTEBONA” (ore 15.50). Dislivello positivo: m 1500. Distanza percorsa: km 17 circa. Durata escursione: ore 7.50
Archivi del mese: agosto 2018
Ferrate Guglielmo
Lasciamo l’auto nei pressi del bivio per il sentiero N°230, meglio conosciuto come sentiero dell’Uccellatore, che in 10 minuti porta all’attacco della via ferrata Corna delle Capre.
Fin da subito notiamo la verticalità della via che presenta una prima parte difficile, data l’esposizione e un paio di passaggi anche strapiombanti, comunque ben attrezzata.
Moderatamente difficile la seconda sezione, dove troviamo anche buoni appigli di roccia.
Raggiungiamo la sommità erbosa (m.1360) e ridiscendiamo, dapprima su breve tratto attrezzato, poi lungo il sentiero boschivo fino a riprendere quello dell’Uccellatore.
Lo percorriamo fino all’incrocio con N°227, per poi riprendere il vecchio sentiero che ci porta alla base del Corno del Bene.
La via ferrata è ben attrezzata e presenta meno difficoltà della precedente.
Una volta raggiunta la sommità (m.1685) ridiscendiamo la traccia che porta alla Malga Palmarusso di Sotto (m.1596), dove sostiamo per goderci il meritato pranzo.
Da qui scendiamo per il sentiero N°227 fino all’incrocio con quello N°230 che ci porta direttamente all’auto.
Distanza percorsa Km11,50
Dislivello totale m. 950
Durata complessiva Arrampicata-Escursione ore 7
MONTE AVIOLO 2881 M
Sentiero dei Fiori, Cima Payer m 3054 e Cima Presena m 3068
Dal “Passo del Tonale” (m 1883) con la cabinovia raggiungiamo “Passo Paradiso” (m 2590), e per il sentiero n° 44 saliamo al “Passo Castellaccio” (m 2963) ore 1. Qui sostiamo per indossare l’imbrago e il set ferrata, iniziando il sentiero attrezzato. Superiamo i due ponti sospesi e alcuni tratti esposti, raggiungendo il “Bivacco Amici della Montagna” e la sovrastante “Cima di Lagoscuro” (m 3160) ore 2.50. Proseguiamo per il “Passo di Lagoscuro” (m 2970) ore 4 e da lì saliamo alla “Cima Payer (m 3056) ore 4.30. Ritorniamo al “Passo Lagoscuro”, e per sentiero al “Passo Presena” (m 2998) ore 5, rientrando in cabinovia al Tonale: ore 6:30.
(Testo di Andrea)