MONTE CEVEDALE M.3769 – CIMA CEVEDALE M.3757

DA RIFUGIO GHIACCIAIO DEI FORNI M. 2178 A MONTE CEVEDALE M.3769

Da Santa Caterina Valfurva percorriamo la via dei Forni fino all’ampio parcheggio sottostante il Rifugio Ghiacciaio dei Forni dove lasciamo le auto e ci incamminiamo lungo la strada sterrata che porta al Rifugio Pizzini Frattola a m. 2707.  Breve sosta e si prosegue, sempre su sentiero 28B, ora parzialmente innevato, in direzione Rifugio Casati. Giunti nei pressi della teleferica, la coltre nevosa ricopre ormai per intero tutto lo spazio circostante, proseguiamo pertanto seguendo la traccia esistente, più o meno marcata, fino al Rifugio Casati Guasti a m.3269. Dopo una più che ragionevole sosta dedicata in parte all’informativa inerente ai nuovi dettami in materia di sicurezza in alta montagna, decidiamo di testare le condizioni del ghiacciaio formando quattro cordate composte da tre componenti ciascuna e raggiungiamo la piccola cima ai Tre Cannoni. Pernottiamo al Casati e all’alba del mattino seguente, alle ore 05,25, ci apprestiamo a risalire la Vedretta del Cevedale per poi raggiungere la vetta del Monte Cevedale a m. 3769. Dalla sommità discendiamo la cresta e saliamo alla Cima Cevedale a m. 3757. Facciamo ritorno al Rifugio Casati ridiscendendo la Vedretta, da lì al Pizzini e al parcheggio auto per lo stesso itinerario dell’andata.

Da Rifugio Forni a Rif. Casati

Distanza Percorsa Km. 11,500

Ascesa Totale m. 1090  Tempo di Percorrenza h. 03,20

Da Rif. Casati a Tre Cannoni

Distanza Percorsa Km.1,00

Ascesa Totale m.65  Tempo di Percorrenza h. 01,00

Da Rif. Casati a Monte Cevedale,Cima Cevedale e ritorno Rif. Forni

Durata escursione h. 07,20  Ascesa Totale m. 647

Distanza Percorsa Km 17,500

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CIMA PRESENA M. 3069

PASSO DEL TONALE CIMA PRESENA M. 3069

Giunti al Passo del Tonale, a m.1883, lasciamo le auto alla partenza dell’ormai dismesso impianto a fune che collegava il Tonale al Passo del Paradiso a m. 2573 e risaliamo la pista Paradiso ancora, per buona parte, abbondantemente innevata. Giunti al Passo proseguiamo lungo la pista del Presena, su moderata ascesa, fino al rinnovato “Rifugio Alpino” Capanna Presena a m.2753. Continuiamo, sempre a bordo pista, mantenendoci sulla sinistra per non intralciare il lavoro della stesura dei teli geotessili, a cura degli operatori degli impianti, atti a tamponare lo scioglimento del ghiacciaio nel periodo estivo. Calziamo i ramponi in prossimità del tratto più verticale della pista, traversiamo diagonalmente per poi puntare dritti la parte finale che conduce al Passo Presena a m.3000. Aggiriamo la struttura dell’impianto di risalita e inerpicandoci lungo la cresta, breve ma verticale, raggiungiamo la sommità di Cima Presena a m. 3069. Ritorniamo al Tonale per lo stesso itinerario, percorso a ritroso.

DISTANZA PERCORSA Km 11,00   ASCESA TOTALE m.1200

DURATA ESCURSIONE  h. 6,00

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FERRATA ANELLI DELLE ANGUANE VALDASTICO

FERRATA ANELLI DELLE ANGUANE

Parcheggiamo l’auto nel centro di San Pietro Valdastico, un piccolo parcheggio, nelle immediate vicinanze della stradina che porta a “Prima Joa”, località di partenza comune del giro che conta sei anelli con diversi gradi di difficoltà. Decidiamo di non seguire un ordine preciso, ma bensì di prediligere l’ascesa di tutte le ferrate rispetto ai sentieri o sentieri attrezzati. L’avvicinamento alla prima ferrata prevede l’istradamento su sentiero S10, poi S3 e S4 che percorriamo fino all’attacco dello Spigolo ovest della 3° Gioa. Risaliamo lo spigolo e attraversiamo il ponte Tibetano per affrontare, nell’ordine, le verticali sud alla 1° e 2° Nora. Proseguiamo su S6 che prevede un traverso attrezzato fino all’uscita del tratto della 2° Nora Nord, dove un cartello ne sconsiglia l’effettuazione in discesa. Decidiamo comunque di discendere la parete Nord della Nora, poi lungo il traverso “Scafa delle Anguane”, su comoda cengia, raggiungiamo il sentiero attrezzato S5 che ci conduce alla base della 1°Nora verticale Nord. Saliamo il primo tratto, poi un traverso, infine affrontiamo lo spigolo della 2° Verticale Nord. Terminata la ferrata facciamo rientro all’abitato, dapprima su sentiero S14 e poi S17.

Difficoltà Ferrata D-TD-ED

Distanza percorsa Km 7,00 Ascesa totale m. 500

Durata escursione con ferrata h. 4,45

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MONTE BREDA M.1504-FORTE DI CIMA ORA M.1539-RIFUGIO BAREMONE M.1450

MONTE BREDA FORTE DI CIMA ORA RIFUGIO BAREMONE

Giro ad anello da Bagolino. Presso località Rive m. 778, svoltiamo a sinistra subito dopo Carè Case e parcheggiamo a bordo strada nelle immediate vicinanze della piccola centrale elettrica. Seguiamo la stradina, per un breve tratto ancora asfaltata, per poi continuare su forestale che abbandoniamo più avanti per sentiero n°405 fino a Dosso Tondo a m. 1182. Voltiamo a destra, in direzione Monte Breda, sul meglio conosciuto Sentiero Baremone che si sviluppa lungo la cresta est della Piana dei Brandi, offrendo ampie vedute del sottostante Lago d’Idro. Raggiunta la sommità del M. Breda, a m.1504, discendiamo la dorsale sud-ovest e attraverso modesti saliscendi, nonché una scala metallica posta a superare un balzo roccioso, raggiungiamo il Forte di Cima Ora a m.1535. Continuiamo su CAI 432 fino a raggiungere il Rifugio Rosa di Baremone a m.1450, dove seguiamo per un breve tratto ii segnavia n° 404 che scende lungo la Valle Lunga per poi voltare a sinistra, su CAI 427 e salire al Passo della Berga a m.1522. Facciamo ritorno a Bagolino passando per la Corna della Berga, m.1359, ora sentiero n°402, una lunga discesa che si snoda lungo la Valle della Berga.

Durata Escursione h.07,20  Ascesa totale m.1350

Distanza Percorsa Km.23,800

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CIMA CAPI M.907 VIA FERRATA F. SUSATTI DA BIACESA (TN)