Lobia alta m 3196

Dopo il pernottamento ripartiamo alle ore 6.45 per il “Passo della Lobbia Alta” e aggirando a destra la cresta, superato il nevaio ci portiamo all’attacco del diedro attrezzato con una corda fissa che porta in vetta. Proseguendo su salti rocciosi raggiungiamo “Cresta Croce” (m 3276) ore 8.15. Sempre proseguendo su cresta, superando passaggi attrezzati (gradini), raggiungiamo il “Cannone” della Prima Guerra Mondiale (m 3264) Visto il buon innevamento decidiamo di scendere verso il “Pian di Neve” e da qui dirigersi verso la “Vedretta del Mandrone”. Attraversato il ponte, seguendo il sentiero n 236 raggiungiamo il “Rifugio Mandron” (m 2449) per poi scendere con itinerario n. 220/212 al parcheggio di Malga Bedole (ore 16).

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Cima Salimmo (non raggiunta)

Dal Rifugio PETIPIERRE (m 1920) (Ponte d ilegno), ci incaminiamo sul sentiero n° 40 fino alla “Baita Pozzuolo”, dove distrattamente voltiamo a destra per sentiero n° 40A e non n° 41. Molto avanti ci accorgiamo dell’errore, ma proseguiamo comunque, confidando, una volta raggiunta la “Bocchetta di Casola” (m 2394), in un sentiero alternativo che riconduca verso quello corretto, ma così non è. Perciò, ridiscendiamo fuori traccia fra sfasciumi granitici, fino a riprendere il sentiero n° 40 che percoriamo sino ad un massocon l’indicazione: “Salimmo”. Seguiamo la traccia con segnavia sbiaditi fino al vallone innevato che risaliamo dapprima sulla destra (ma il terreno risulta troppo instabile), poi al centro e puntiamo dritti alla bocchetta di cresta. Poco sotto la “Bocchetta di Valbione” decidiamo di far ritorno, decisione maturata dal mutare delle condizioni meteo.

Dislivello positivo: m 1030. Distanza percorsa: km 14.9. Durata escursione: ore 6:30.

(Testo di Aldo)

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Grigna meridionale m 2177

Escursione alpinistica del 27 giugno 2018

Superata Lecco, parcheggiamo sulla strada sterrata sopra “Pian dei Resinelli” m 1353 (ore 7.45), e per sentiero raggiungiamo il “Rifugio Porta” (m 1426). Poco oltre e ben segnalato inizia quello n. 8 (Via Direttissima per Rifugio Rosalba). Presto calziamo il set ferrata con casco, raggiungendo il “Canalone Val Tesa” (m 1700) e l’itinerario 8a “Sentiero Giorgio”. Immergendoci nel caratteristico paesaggio fatto di guglie, torri, pinnacoli… che hanno reso celebre la Grignetta. Così raggiungiamo, nei presi del “Rifugio Rosalba”, il “Sentiero Cecilia” per la vetta, che poco sotto la meta finale si congiunge con il n. 7 (il Cermenati). Quindi ancora dei balzi di roccia fino al pianoro sommitale, m 2177 (ore 12.15).

Discesa per il sentiero n 7 per il “Rifugio Porta” e da qui alla macchina (ore 14.30).

Dislivello positivo: m 1036. Distanza percorsa: km 8.600. Durata escursione: ore 6.45

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Pizzo Badile Camuno 2435 m

Escursione alpinistica del 20 giugno 2018

Lasciata l’auto in un spiazzo della strada che da Cimbergo (Bs) porta al Volàno (ore 7.30), presto superiamo il “Rifugio De Marie” imboccando il vicino sentiero n. 77. E’ questo sentiero (fino alla ferrata) che desta più preoccupazioni perché spesso è disagevole e (al ritorno) scivoloso. Tuttavia lo affrontiamo con ardore superando di slancio i due tratti con catena. Una gran foschia inizia ad avvolgerci quando calziamo il set da ferrata giunti al rinnovato cavo metallico, ma alle 10.50 siamo in vetta. Per alcuni è un’abitudine, per altri una gioiosa prima volta, solo la nebbia disturba l’evento, però tutti siamo (con soddisfazione) sul Pizzo Badile (m 2435).

Il ritorno è per lo stesso itinerario con una sosta “ristoratrice” presso il “Rifugio De Marie” al Volàno.

Dislivello positivo: m 1172. Distanza percorsa: km 9,600. Durata escursione: ore 7,30

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Ferrata Contessi e monte due mani

24 MAGGIO FERRATA S. CONTESSI MONTE DUE MANI

LECCO BALLABIO MORTERONE  mt 900

MONTE DUE MANI mt 1666.

Gita alpinistica con ferrata.

Da Ballabio si prende la strada per Morterone dopo circa 4 Km a sx piccolo parcheggio per la ferrata, indossiamo subito imbrago e casco. Si salgono i primi metri paretina verticale, la ferrata è attrezzata con catena, poi sentiero e quindi altri torrioni e pareti con alcuni pioli e gradini sempre interrotti da tratti di sentiero.  Accanto alla ferrata si incrocia varie volte il sentiero che permette la salita in vetta per via normale. Terminata la ferrata si prosegue in cresta fino in vetta (ore 3.00).

Breve sosta, il cielo è coperto, per la discesa si decide  il sentiero a sx che scende per prati poi nel bosco, fino a dei ruderi, da qui a sinistra si ritorna sulla strada asfaltata e dopo circa 4 Km alle vetture.

Ore 5, dislivello mt 850, Km 11.2

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